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Home / La pausa caffè di IdeaSiti / Mi è venuto un atroce dubbio. Ho fatto spam?

Mi è venuto un atroce dubbio. Ho fatto spam?

25 Ottobre 2018 by Laura Norese

La pausa caffè di ideaSiti – Episodio 3 – durata video 5.15

Stamattina è venuto a trovarmi in ufficio mio fratello e mentre prendevamo il caffè dice… “Mi è venuto un atroce dubbio. Ho fatto spam??”

Per fortuna Andrea non ha fatto spam, ma abbiamo pensato che i suoi dubbi potessero essere utili a qualcun altro, così abbiamo registrato la puntata!

Trascrizione del testo

Oggi a sorpresa sono con Andrea Norese che è mio fratello.

Eravamo a prendere il caffè e a mio fratello sono venuti un sacco di dubbi sullo spam.

Così abbiamo pensato di registrarli per togliere i dubbi anche a qualcun altro.

Prima domanda: “L’altro giorno mi sono trovato una mail importante di un ufficio (con degli allegati) nello spam, come mai?”

Le mail aziendali (quindi legate al vostro nome di dominio come per esempio info @ nomedidominio.com) a volte possono finire nello spam perché il server sta facendo spam in qualche modo. Per esempio se avete il sito su un server condiviso.

Cosa vuol dire server condiviso? Vuol dire che voi acquistate dei servizi per il vostro dominio e li acquistate da un fornitore.

I piani di hosting economici non dedicano un intero server al vostro sito. Quindi per capirci il computer sul quale ci sono i file del vostro sito, ospita anche molti altri siti (per questo si chiama server condiviso, lo spazio è condiviso tra vari proprietari di siti, che non si conoscono tra di loro).

Se 3/4 siti su quel disco stanno facendo spam nel momento in cui parte la mail aziendale, questa potrebbe finire a sua volta nello spam perchè l’ip di quel disco è stato messo in una black list (lista nera). A quel punto anche voi quando inviate potreste finire nello spam.

Quale potrebbe essere una soluzione in questo caso?

Contattare il vostro fornitore e spiegargli il problema. Se non siete voi ad avere fatto spam (se voi ieri avete mandato la mail del viagra a 8000 persone non li contattate!) normalmente l’intervento dell’assistenza va a buon fine.

State attenti anche a dove comprate lo spazio di hosting e i servizi di posta. Alcuni fornitori hanno dei filtri che devono essere attivati. Quindi dovreste sempre chiedere se i filtri anti spam sono già attivi (se non lo sono fateveli attivare o fatevi spiegare come si fa ad attivarli dal pannello di controllo).

Informatevi anche quando state per acquistare un servizio di posta su come gestiscono loro i filtri anti spam. È sempre una cosa importante da sapere.

non fare spam

Seconda domanda: “Ultimamente ho contattato un po’ di redazioni di riviste musicali. Ho fatto un disco recentemente, quindi ho fatto una serie di mail in cui mi sono presentato, ho messo i link alle mie pagine e ai miei brani. Ho fatto una sorta di presentazione di quello che è il mio lavoro. Volevo sapere se le mie mail potrebbero essere finite nello spam. Ne ho mandate circa una cinquantina”

Laura: “Da dove hai mandato le email?”

Andrea: “Dal mio account personale (gmail)”

Laura: “Ma le mandate ad una ad una o hai fatto un blocco unico?”

Andrea: “Ad una ad una”

Laura: “Allora mandandole ad una ad una in realtà tu non stai facendo una newsletter. Quindi se ti sei presentato, anche se hai messo dei link, lo puoi fare. Chiaramente se tu invece avessi preso
tutte le mail e le avessi messe in copia, quello sarebbe stato grave. Perché se le metti tutte in copia e tutti vedono la mail di tutti, oltre a fare spam, stai anche violando la privacy dei tuoi contatti, inviandoli in chiaro ad altre persone.

Il fatto di mandare le mail ad una ad una, implica che tu abbia inviato una mail personale, che non è una newsletter.”

In parole povere lo spam è:  “prendo una lista di contatti che non mi hanno dato il consenso a ricevere della pubblicità, e invio un messaggio di massa. Una sola mail indirizzata a tutti i contatti contemporaneamente.”

Puoi inviare questo tipo di messaggi, però per prima cosa dovresti creare una pagina sul tuo sito dove raccogli le email di chi è interessato a ricevere informazioni da te.

Una volta che le persone si sono volontariamente iscritte alla tua newsletter, prestando un consenso (che si attiva di solito cliccando su una casella di spunta che ti fa la domanda di rito) puoi comunicare con loro tramite una newsletter.

Ringrazio Andrea che mi è venuto a trovare in ufficio. Se vi capita ascoltate il suo disco. In bocca al lupo!

suoni-andrea-norese

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